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Aumento Iva rischia di rallentare ancora i consumi. Dalla Legge di Stabilità necessari più incentivi alla crescita della domanda interna

federdidtribuzione_coboli_gigliMilano, 25 ottobre 2013 – I dati sul commercio al dettaglio pubblicati oggi dall’Istat mostrano un leggero aumento nel mese di agosto 2013 rispetto ad agosto 2012 pari al +0,2%. Il dato è imputabile principalmente ai prodotti alimentari, che segnano un +1,0%. Per i prodotti non alimentari si registra invece ancora un dato negativo: -0,4%.
Dall’inizio dell’anno la diminuzione si attesta al –2,2%, con l’alimentare a –1,2% e il non alimentare a –3,0%.
“L’andamento delle vendite al dettaglio di agosto segna la rottura di un trend che durava ormai ininterrottamente da oltre un anno – ha commentato Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – Un dato che tuttavia rischia di essere completamente vanificato dell’aumento dell’aliquota Iva dal 21 al 22% intervenuto da ottobre, che potrebbe causare un nuovo rallentamento nella dinamica dei consumi”.
“L’impatto negativo che tale provvedimento ha prodotto sulle famiglie è già riscontrabile nel clima di fiducia dei consumatori, che dopo quattro mesi consecutivi di rialzo, nel mese di ottobre torna a scendere, riflettendo in questa tendenza anche le aspettative deluse dalle prime indicazioni della Legge di Stabilità, che dedica al sostegno dei redditi risorse molto limitate – prosegue Cobolli Gigli.
“Sarebbe opportuno invece cogliere l’occasione della Legge di Stabilità per imprimere una svolta coraggiosa in favore della crescita dei consumi, il vero punto di partenza per una solida ripresa del Paese, recuperando risorse da dedicare all’aumento del potere d’acquisto delle famiglie in misura tale da imprimere un reale cambiamento nei comportamenti dei consumatori” – ha concluso il Presidente di Federdistribuzione.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di quattro associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione hanno realizzato nel 2012 un giro d'affari di 63,5 miliardi di euro (comprensivo degli affiliati), con una quota pari al 49,6% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 16.650 punti vendita (diretti e in franchising) e danno occupazione a 229.000 addetti. Rappresentano, infine, il 29,1% del valore dei consumi commercializzabili.