Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito alle agenzie pubblicitarie, agli istituti che eseguono analisi dei dati web e ai social media nostri partner. Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web

Federdistribuzione: vendite ancora negative

coboli_gigliMilano, 25 febbraio 2014. I dati pubblicati oggi dall’Istat mostrano ancora un calo nelle vendite al dettaglio per il mese di dicembre 2013. Rispetto allo stesso mese del 2012 il calo è pari al -2,6%, con l’alimentare a -2,3% e il non alimentare a -2,7%.
Segno meno per tutte le formule distributive ad eccezione dei discount, che segnano un +0,7%. Dall’inizio dell’anno la flessione si attesta al -2,1%, con l’alimentare a - 1,1% e il non alimentare a -2,7%.
“I dati dell’Istat di oggi confermano le preoccupazioni da noi già espresse in precedenti occasioni – afferma Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione - In primo luogo perché si riferiscono al mese di dicembre, fondamentale per le vendite del commercio. Il forte calo testimonia come neanche il Natale sia stato in grado di modificare il comportamento di freno ai consumi, divenuto ormai consolidato per gli effetti della pesante situazione di crisi economica”.
“In seconda battuta perché l’intero 2013, con il suo calo del -2,1%, si presenta come l’anno peggiore dall’inizio della crisi e come il sesto anno di vendite in riduzione (con la sola eccezione del 2010 che ha fatto segnare un modesto +0,1%) – continua Cobolli Gigli - La crisi è ancora una drammatica realtà: le famiglie hanno meno risorse per i consumi e il clima di incertezza sul futuro rallenta ulteriormente gli acquisti”.
“Al nuovo Governo chiediamo di ripartire proprio da qui, dal rilancio della domanda interna, ridando alle famiglie il potere d’acquisto che è stato eroso dagli anni di crisi. Auspichiamo un rapido, effettivo e significativo intervento di riduzione del cuneo fiscale concentrato sulle fasce di reddito più basse, accompagnato da una riduzione del peso delle tasse sulle imprese per innescare il circolo virtuoso ‘più
consumi – più produzione – più lavoro’ ” ha concluso il Presidente di Federdistribuzione.
Federdistribuzione è espressione della Distribuzione Moderna Organizzata e riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno. Federdistribuzione si compone di cinque associazioni nazionali che rappresentano un universo articolato di imprese e di multicanalità che si differenziano per dimensioni, forme distributive e merceologie trattate. Le imprese associate a Federdistribuzione nel 2014 hanno realizzato, in base ai dati 2012, un giro d’affari di 60,7 miliardi di euro (di cui 9,1 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 47,4% del totale fatturato della Distribuzione Moderna Organizzata; hanno una rete distributiva di 15.000 punti vendita (di cui 8.300 in franchising) e danno occupazione a 214.000 addetti. Rappresentano, infine, il 27,8% del valore dei consumi commercializzabili.