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Anche Auchan lascia l'India

auchanUn mese dopo Carrefour anche Auchan lascia L'india.i europei. La catena francese, a causa delle restrizioni legislative approvate dal governo indiano è costretta a fare marcia indietro relativamente alle proprie ambizioni di espansione nel continente dell'Asia del Sud che con i suoi 1,2 miliardi di abitanti poteva sembrare, inizialmente, l'Eldorado per la gdo.
Lo ha fatto annunciando la rottura della partnership con l'indiana Max Hypermarkets siglata un paio di anni fa con l'intento di permettere ad Auchan di investire in India secondo la normativa locale. Tuttavia, il progetto non si è realizzato, nonostante gli sforzi di ambo le parti, con il risultato che di qui a gennaio 2015 i 12 negozi del gruppo indiano Max Hypermarkets non esporranno più l'insegna Auchan. I precedenti non mancano. A partire dal 2000 i francesi di Carrefour, i tedeschi di Metro, gli americani di WalMart e la britannica Tesco si sono affacciate sul mercato indiano siglando partnership con le società locali di distribuzione prima di aprire magazzini all'ingrosso, il solo format riservato agli investitori stranieri. Regole accettate dai colossi europei e Usa della gdo nella speranza di arrivare, prima o poi, ad aprire ipermercati con la propria insegna. Nel 2012 il disco verde del governo dopo infiniti tira e molla. Aperture condizionate, in primis, però dall'avallo statale, ritenuto uno snellimento delle procedure e capace di rilanciare la crescita economica del Paese all'epoca in rallentamento. Il progetto ha incontrato l'opposizione delle autorità locali intente a proteggere il piccolo commercio e i produttori del territorio, anche sulla base di una legge del governo che ha imposto che il 30% dell'offerta fosse di produzione autoctona. E a seguire, il commissario dell'industria di Nuova Delhi ha vietato la presenza di insegne estere nella capitale. Così, Auchan non è il solo a battere in ritirata: prima di lui, a luglio, ad annunciare il proprio dietrofront era stata l'altra catena francese Carrefour con l'a.d. Georges Plassat a dichiarare «macchina indietro» sul piano di apertura di cinque magazzini all'ingrosso, messo a punto nel 2007 e concretizzato nel 2010. Carrefour tirerà giù il bandone entro settembre.