Il principio di funzionamento di un generico impianto frigorifero destinato alla produzione dle freddo per la conservazione ottimale degli alimenti deperibili posti in vendita all’interno di un supermercato, è basato proprio sul ciclo inverso a compressione di vapore.
Nella sua forma più semplice, un impianto di questo tipo può essere diviso generalmente in due parti distinte, caratterizzate da tecnologie e problematiche differenti; la prima parte è costituita dalla centrale frigorifera nella quale si realizza la compressione e la condensazione del fluido refrigerante; la seconda parte racchiude invece i circuiti per la distribuzione del refrigerante e i banchi (celle) frigoriferi nei quali si realizzano le altre due fasi del ciclo, rappresentate dalla laminazione e dall’evaporazione del fluido stesso.
Il sottoraffreddamento del liquido all’uscita del condensatore può essere realizzato mediante uno scambiatore di calore posto tra il condensatore e l’evaporatore che realizzi in contemporanea anche il surriscaldamento del fluido all’uscita dell’evaporatore.
L a centrale posizionata solitamente in locali adiacenti la struttura principale dell’edificio, in generale è costituita da più compressori (alimentati da motori elettrici) disposti in parallelo e collegati a due collettori che raccolgono il refrigerante, prima e dopo la compressione (rispettivamente detti collettore di aspirazione e di scarico) e attivati e disattivati mediante parzializzazione del carico del tipo on/off, in funzione della capacità frigorifera richiesta in quel momento dall’utenza, per mantenere costante la pressione di evaporazione e di conseguenza anche la temperatura di conservazione degli alimenti.
La centrale comprende alcune apparecchiature ausiliarie quali sistemi di sicurezza, ventole per il raffreddamento dei compressori e dei locali, ecc.
Le unità di condensazione sono, di norma, ubicate all’esterno dell’edificio, in genere sul tetto.
Nei sistemi reali, i banchi refrigerati posti all’interno dell’aria di vendita del supermercato sono alimentate attraverso delle linee di distribuzione disposte in parallelo tra di loro che ricevono direttamente il fluido refrigerante proveniente dalla centrale frigorifera.
La parte dell’impianto più visibile al pubblico è rappresentata dagli espositori e dalle celle refrigerate. La maggior parte di queste apparecchiature presentano al proprio interno la valvola di laminazione e l’unità evaporativa; il fluido refrigerante, dopo la condensazione, viene inviato ai banchi e alle celle mediante una rete di distribuzione in genere costituita da due circuiti distinti: u circuito serve le unità a bassa temperatura (circuito BT – 18 °C – surgelati), mentre l’altro serve le unità a temperature normale (circuito TN).