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Coop compra sei supermercati Despar

Sei punti vendita della società Aligrup di Catania, azienda leader per la grande distribuzione alimentare in Sicilia che gestisce i supermercati Despar, sono stati acquistati dalla Coop. La decisione del giudice delegato del Tribunale fallimentare di Catania ed è stata adottata giovedì scorso, ma la notizia si è appresa soltanto oggi. Secondo quanto trapelato l'offerta dell'acquirente non si discostava dalla valutazione degli esperti giudiziari.
La decisione è stata presa alcune ore prima che la Corte d'appello di Catania condannasse a 12 anni di reclusione il re dei supermercati in Sicilia, Sebastiano Scuto, 72 anni, per associazione mafiosa. I giudici di secondo grado hanno anche esteso la confisca dei beni dell'imprenditore, che era del 15%, a tutto il suo patrimonio. La sentenza non è esecutiva perchè sarà presentato ricorso in Cassazione.
Tra i punti vendita acquisiti alla Coop c'è l'ipermercato del centro commerciale Le Zagare di San Giovanni la Punta. L'Aligrup, che è in amministrazione controllata da anni, ha evitato il fallimento con la concessione, il 13 marzo scorso, del Tribunale di Catania, dell'ammissione al concordato preventivo. Contava circa 1.600 dipendenti, e per 1.400 è stata disposta la Cassa integrazione. 
La decisione del Tribunale è stata presa due giorni fa, ma depositata soltanto oggi in cancelleria. L'autorizzazione all'acquisto riguarda due Coop, Adriatica e Nord-Est, e interessano quattro punti vendita nel Catanese e uno ciascuno nel Ragusano e a Palermo. Quelle del Catanese sono quello all'interno del centro commerciale Le Zagare, l'Interspar di Bronte, e altri due supermercati, uno a San Giovanni la Punta e l'altro e Fiumefreddo di Sicilia. Sono, complessivamente, interessati oltre 300 dipendenti dell'Aligrup.
"È una buona notizia - commenta Giovanni Casa della Uiltucs di Catania - perchè dà un pò di respiro ai lavoratori". Il sindacalista si dice 'non preoccupato' per la sentenza della Corte d'appello di Catania che ha disposto la confisca dei beni dell'imprenditore Scuto, condannato per associazione mafiosa.
"Tutti i riposizionamenti dei punti vendita - spiega Casa - sono stati adottati con il parere vincolante del Tribunale di Catania, quindi sono inattaccabili. Paradossalmente, se la confisca dovesse diventare definitiva, la vendita potrebbe essere agevolata perchè l'interlocutore per gli acquirenti diventerebbe soltanto uno".