Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito alle agenzie pubblicitarie, agli istituti che eseguono analisi dei dati web e ai social media nostri partner. Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web

Conad del Tirreno, vendite crescono a 2, 2 miliardi di euro

Nel 2012 il fatturato di Conad del Tirreno ha raggiunto i 2,2 miliardi di euro e in Toscana si è attestato a 1,1 miliardi di euro con una quota del prodotto a marchio Conad salita al 25 per cento. A tali risultati hanno contribuito "la solidità della cooperativa e l'impegno dei soci imprenditori", spiegano in Conad. Nei primi mesi del 2013 la quota di mercato del gruppo si è attestata al 14 per cento".

"In un periodo di pesante crisi", fa notare l'amministratore delegato di Conad del Tirreno, Ugo Baldi (nella foto), "siamo impegnati a dare risposte concrete alla pressante richiesta di convenienza e di salvaguardia del potere d'acquisto che viene dalle fasce più deboli della popolazione. I risultati che abbiamo ottenuto in un anno difficile per i consumi indicano che le famiglie riconoscono il nostro impegno e hanno fiducia nelle proposte di Conad. La spesa è ormai vissuta come un lusso: abbiamo il dovere di offrire ai cittadini la migliore qualità al prezzo più conveniente possibile".

"La crisi è sempre più presente anche in tavola: per questo andiamo incontro alle esigenze delle famiglie e investiamo su di loro aumentando le offerte e tenendo bassi e fissi i prezzi dei prodotti di piu' largo consumo. Ma occorre agire anche su altri fronti", sottolinea ildirettore generale di Conad Francesco Pugliese. "Al prossimo governo Conad chiede un impegno più puntuale e scelte incisive sul fronte delle liberalizzazioni, dell'investimento nel lavoro, dell'abbassamento dei costi dell'energia. Scelte che, assieme alla decisione di non aumentare l'Iva, creano le giuste condizioni per fare ripartire i consumi. Oltre a mettere i nostri soci in condizione di promuovere sviluppo e produrre ricadute economiche positive sulle comunita' locali".(fonte: Agi)