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Lombardini in crisi, cede 300 discount e 4 supermercati

Non c'è pace nella grande distribuzione. Il gruppo Lombardini dice addio al commercio mettendo a segno una triplice operazione: vende a LD 300 discount, a Coop gli ipermercati di Rezzato (Brescia) e Mapello (Bergamo) e a un operatore di Selex l'ipermercato di Liscate (Milano). Ignoto, per ora, l'acquirente del punto vendita di Treviglio.

In passato c'era stato una trattativa con Conad, interrotta per dissensi sul prezzo. A sorpresa Lombardini esce dal business dei discount, dopo aver a lungo sostenuto che avrebbe abbandonato supermercati e ipermercati per concentrarsi sul business dei negozi low cost che generava ricavi per 800 milioni. Nei giorni scorsi in uno stringato comunicato la società bergamasca, che ha alle spalle una storia lunga 84 anni,  ha comunicato che "il gruppo Lombardini ha firmato un contratto preliminare di cessione del canale discount (a insegna LD) alla società Lillo (marchio MD), che darà vita al terzo operatore del settore in Italia (dopo Eurospin e Lidl ndr). Contemporaneamente, il gruppo Lombardini sta per firmare altri accordi preliminari di cessione anche degli ultimi 4 ipermercati. Queste due operazioni, che si concretizzeranno con i passaggi di proprietà e dei flussi finanziari tra ottobre 2013 e l'estate 2014, garantiranno la continuità aziendale, i livelli occupazionali e la soddisfazione dei fornitori".

La rete Md è presente al Centro Sud e si integra bene con LD, che opera al Nord. Il gruppo Lombardini, sotto la guida di Romolo (oggi settantaseienne), aveva raggiunto il massimo dell'espansione operando nei canali dei supermercati, dei cash&carry e dei discount con 3.700 addetti. Nell'ultimo biennio aveva cercato di arginare la crisi vendendo pezzi di rete prima a Conad e poi a Carrefour. Lo scorso dicembre c'era ancora la speranza di salvare qualcosa. Si era deciso di ricorrere alla Cig per 700 addetti del gruppo (eccetto quelli nel business del discount) per consentire al gruppo commerciale bergamasco di completare la sua trasformazione: cedere la ventina dei residui supermercati, i 4 ipermercati e i 15 cash&carry e dare un deciso colpo d'acceleratore alla crescita nei discount. (fonte: Il Sole24Ore)