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BioFach 2020: cresce il biologico in Ue FederBio: anche in Italia si punti a politiche a sostegno del settore

Maria Grazia Mammuccini artBologna, febbraio 2020 – Il biologico continua a crescere. Secondo i dati presentati in questi giorni a BioFach del Research Institute of Organic Agriculture (l’Istituto svizzero FiBL) e di IFOAM, la Federazione delle associazioni del biologico a livello mondiale, la superficie globale coltivata con metodo biologico ha fatto registrare un incremento di due milioni di ettari in un solo anno in base ai dati rilevati a fine 2018 in 186 nazioni.

Gli Stati Uniti restano il primo mercato mondiale, mentre in Europa la Spagna si conferma il Paese più green seguito dalla Francia, la nazione in cui il biologico ha raggiunto lo sviluppo maggiore delle vendite (+15%).

L’Italia continua a distinguersi con buoni risultati per quanto concerne la produzione, le superfici coltivate, i consumi e l’export. Con un valore di 3,5 miliardi di euro a fine 2018 è il quinto mercato mondiale per consumi e l’ottavo Paese al mondo (terzo in Europa, dopo Spagna e Francia) per superfici coltivate a bio con poco meno di 2 milioni di ettari.

FederBio, la Federazione nazionale che da 28 anni tutela e promuove l’agricoltura biologica e biodinamica, sottolinea come il biologico italiano, con quasi due milioni di ettari, che rappresentano il 15,5% della superficie agricola, leader in Europa per numero d’imprese con oltre 79 mila operatori, abbia ormai un ruolo strategico per il futuro dell’agricoltura italiana ed europea. Le caratteristiche del sistema agroalimentare del nostro Paese, orientato alla qualità e al legame tra prodotto e territorio, lasciano ancora ampi margini di crescita che potrebbero caratterizzare il biologico, se fosse adeguatamente supportato da politiche di sviluppo in grado di conciliare sostenibilità ambientale ed economica.

“I risultati presentati a BioFach nel rapporto ‘The World of organic agriculture’ confermano gli importanti trend di crescita del biologico in Europa, un mercato cresciuto dell’8% e che si attesta a 40,7 miliardi di euro. L’Italia continua ad essere uno dei Paesi protagonisti a livello europeo, ma è la Francia la nazione che ha avuto il più ampio margine di crescita in quest’ultimo periodo. Siamo partiti per primi sul biologico, ma rischiamo di essere superati se non riusciamo a mettere in campo strategie adeguate e investimenti in termini di ricerca, innovazione e formazione per favorire la conversione all'agricoltura biologica. Per questo rilanciamo con forza l’appello al Governo italiano e al Senato della Repubblica ad accelerare l’iter di approvazione del progetto di legge sull’agricoltura biologica, già approvato a larghissima maggioranza dalla Camera”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.

FederBio (feder.bio) è una federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, con l’obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio socia di IFOAM e ACCREDIA, l’ente italiano per l’accreditamento degli Organismi di certificazione, è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali.

Attraverso le organizzazioni associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, tra cui le principali realtà italiane nei settori della produzione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio.

La Federazione è strutturata in cinque sezioni tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni culturali. FederBio garantisce la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati in base al Codice Etico e verifica l’applicazione degli standard comuni.